Storie per piccoli cuori

Dormiamo in cameretta?

Come si spostano i bimbi a dormire nella loro camera?

Help! non lo so!

Tutti nel lettone?

Aiuto! Facciamo fuggire mamma e papà da qualche altra parte!?

Forse il tentativo potrebbe essere:

1) “Ti racconto una bella favola nella cameretta e poi fai la nanna! (Fatto. Alla 25ma favoletta ho desistito!

2) “Addormentiamoci insieme nella cameretta”. (Fatto! Mi sono addormentata io…)

3) “E poi quando vengono nel lettone e si addormentano… Riportiamoli nella cameretta”. (Fatto anche questo! Dopo cinque minuti si risveglia e torna nel lettone!)

4) “E poi quando si svegliano… facciamoli riaddormentare nel loro lettino, nella cameretta” (Fatto anche questo! Ripetuti anche i punti 1-2-3 durante la notte. Mi sono riaddormentata io!)

5) E poi… “chissene frega!” dormite dove e come volete.

Buonanotte!

 

Il “bravo-dottore” Tommaso Montini per sè stesso finì il percorso al punto numero 5.

Mia figlia poi si metteva di traverso perché voleva sentire il contatto sia della mamma che del papà! (Che posizioni yoga per dormire! E la mattina… Help!)

Siamo sopravvissuti. Ma ora… che tenerezza quei ricordi!

Coraggio! Per avere bambini ci vuole una buona preparazione atletica!

…e tanta tanta pazienza!

“Dottore… Ma che razza di post!”

“Praticamente stai dicendo che non c’è niente da fare e che devono dormire nel lettone?”

Ehm… Ci sono bambini che si abituano più facilmente…

Il “bravo dottore” dice che il bambino fisiologicamente si sveglia e non cerca più la mamma quando si sente sicuro che la mamma c’è…

Dice anche che il cosleeping (le parole inglesi hanno sempre il loro appeal) non ha nulla di male e che il passaggio può essere graduale…

Dice poi di creare un rituale rassicurante, di evitare video e telefonini che inibiscono la melatonina, di evitare giochi di movimento prima di dormire perché eccitano…

Tutti bei consigli. Spesso funzionano.

Ma… Forse se si finisce al punto 5 (presente!) alla fine delle fini non è poi tanto male!

Facciamo del nostro meglio e basta così. Il tempo gioca nella nostra squadra!

Niente processi! Si sopravvive lo stesso.

Le mie ragazze ormai adulte sono belle intelligenti sane e sicure. (E chissà se davvero era sbagliato tutto!)

 

Quello che proprio NON dobbiamo fare è: lasciarli piangere nella loro cameretta senza correre in loro soccorso “per farli abituare”!

(Vecchio consiglio di metodi educativi devastanti!)

Smetterebbero. E sembrerebbe pure un grande successo. Ma non piangerebbero più solo dopo aver vissuto la disperazione di un abbandono.

Esperienza drammatica con cui si “fanno i conti” in seguito…

dott. Tommaso Montini, pediatra

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