Storie per piccoli cuori

L’età giusta per la scuola

Le lettere del momento: Asilo!

“A che età consiglia la scuola?” “A tre anni? Il nido anche a due?”

“All’asilo si ammalerà molto di più… non è meglio aspettare?”

“E se c’è un fratellino di pochi mesi: non è un rischio se il bambino gli porta malattie?”

Oggi è il tema della mia posta.

Dunque, un post per rispondere un po’ a tutti insieme:

“A che età la scuola, il nido o l’asilo?”

La domanda è difficile perché le situazioni familiari di ognuno sono molto diverse.

“Il bravo dottore” che seduto comodo in poltrona prescrive “ricette-compiti-in-classe”, spesso difficili da realizzare, proprio non mi piace!

E allora rispondo che: “Dipende molto dalle necessità della famiglia”.

Dire “meglio a tre anni” ad una mamma che non sa proprio come fare per conciliare lavoro, casa e fratellini serve solo ad alimentare complessi di colpa.

I bambini si adattano a tutto e non hanno la percezione del tempo.

Vivono nel qui e ora e quello che scrive nel loro cervello è l’esperienza emotiva che arricchisce il tempo.

Una mamma che torna dal lavoro sorridente e abbraccia il suo piccolo sarà quello che resta come ricordo di quella giornata.

Una mamma che si allontana per cinque minuti può essere la stessa esperienza di un abbandono di cinque ore.

È il momento del distacco quello che è difficile, ma il ritorno bello cancella tutto.

Fatta questa premessa direi che forse il momento “consigliato” (non certo una prescrizione!) potrebbe essere quello della scoperta dell’autonomia.

Quando si acquisisce il controllo della pipì, quando c’è la spinta all’esplorazione e la necessità di imparare le regole della relazione.

Succede dopo i due anni. Età del nido.

A tre anni inizia il “vero” asilo e quella è l’età ideale per iniziarlo secondo le direttive scolastiche.

Quello che è importante, nido o asilo, è la qualità delle persone che ci lavorano.

Più piccolo è il bambino più servono “maestre-mamme” affettuose e dolci, perché i bambini hanno bisogno di trovare nelle maestre dei riferimenti emotivi: delle basi sicure cui appoggiarsi.

L’asilo è una straordinaria opportunità per fare esperienze nuove, imparare ad interagire, scoprire che il mondo non gira solo intorno a noi, che ci sono regole da rispettare e, attraverso il gioco condiviso, imparare ad adattarsi a piccole sconfitte senza traumi, gestire problemi e saper stare con tutti.

Quindi è consigliato e raccomandato per tutti bambini!

Attenzione: Non è assolutamente un “intrattenimento” o un “miniclub”!

È una vera scuola, gestita da professionisti/e dell’infanzia che hanno una preparazione specifica per affiancare e sostenere un percorso di sviluppo.

L’effetto collaterale previsto è… un “abbonamento” nello studio del pediatra.

Più bimbi insieme in una stanza chiusa, vuol dire molte più infezioni intercorrenti.

Molte mamme temono questa cosa anche perché i bambini dell’asilo diventano veicoli di infezione per i fratellini più piccoli che sono in casa.

È innegabile: “Le asiliti” sono una grandissima scocciatura.

Ma sono un grande “allenamento” di un sistema immunitario che, attraverso varie piccole battaglie, si rinforza e matura!

Ogni infezione infatti lascia una memoria immunologica e stimola una risposta che non viene dimenticata.

Non è un caso che i problemi delle infezioni ricorrenti siano tipiche dell’età dell’asilo e non della scuola elementare o media.

Sono quindi “scocciature”, ma nella grandissima maggioranza, non problemi rilevanti.

Se i bambini “funzionano” bene, tutte le infezioni respiratorie saranno fermate nelle alte vie (naso gola trachea) e si risolveranno anche da sole.

(Quindi le “gole rosse e i nasi che colano” non sono “debolezze della gola” ma segni di efficacia del sistema immunitario che ferma tutto nel primo “posto di blocco” delle vie respiratorie!)

E i fratellini? Certo, sono più esposti. Probabilmente si ammaleranno un po’ di più.

Ma ci sono studi che dimostrano che infezioni precoci orientano il sistema immunitario verso la difesa contro i germi piuttosto che contro allergeni e quindi sembra che i fratellini abbiamo meno allergie.

Inoltre escluso il periodo neonatale (con i neonati siamo sempre più attenti) tutto sommato qualche infezione banale in più non ci preoccupa e rappresenta forse anche uno stimolo utile.

Tutti pronti allora… tra qualche giorno “Viva la scuola!”

dott. Tommaso Montini, pediatra

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