Ieri ho fatto un po’ di ordine tra i vestiti dei bambini.
Dopo un intero pomeriggio di piega, appendi, impila, accoppia calzini – il compito più arduo – ho aperto lo sportello del mobile nel ripostiglio per riporre il ferro da stiro.
Ho arrotolato con cura il filo cercando di non torcerlo, ho fatto spazio tra le spugnette che nel frattempo erano cascate l’una sull’altra e, proprio mentre richiudevo lo stipetto, un pensiero è venuto a trovarmi.
Capita sempre così con i miei pensieri, ormai lo sapete, arrivano nei momenti più impensabili. È durato un attimo, ma abbastanza per distogliermi da quello che stavo facendo e far volare la mente altrove.
Quanto tempo impieghiamo a “fare ordine”. Quanto?
Ogni giorno, ogni settimana, ogni mese, ogni anno.
Quante energie dedichiamo a fare ordine FUORI di noi.
Nei vestiti, negli armadi, nelle stanze, anche in quelle che gli altri non vedono, come un piccolo ripostiglio.
Quanto ci preoccupiamo che l’esterno appaia sempre stirato, apparecchiato, sistemato.
E se invece prendessimo anche solo un po’ di quel tempo per “fare ordine” DENTRO di noi? Nei pensieri, nei sogni, nelle emozioni, anche in quelle così piccole che gli altri non vedono.
E se poi ne prendessimo ancora un po’ per aiutare i nostri bambini a “fare ordine” nei loro piccoli cuori? Aiutarli a guardarsi dentro, a riconoscere i sogni, a dare un nome alle emozioni, ai sentimenti, ai loro mille perché.
Allora sì che ci ritroveremmo a vivere in un mondo davvero ordinato.
Non perché ogni cosa è catalogata, schedata, messa in fila, ma semplicemente perché è al suo giusto posto e tutto è in armonia.