Storie per piccoli cuori

SOS incidenti domestici

Dottoreee emergenza!

Il bambino è caduto da… Lo porto in ospedale?

È una delle telefonate ricorrenti che ogni pediatra conosce molto bene.

Siamo sinceri, tutti siamo dei sopravvissuti ad una età pediatrica!

Tutti abbiamo nella nostra storia qualche “capocciata” o qualche osso rotto raccontato dalle nostre mamme!

Ma non possiamo negarlo: nei paesi sviluppati gli incidenti domestici sono tra le prime cause di mortalità in età pediatrica!

E allora, come possiamo fare per far sopravvivere anche i nostri bambini?

Stringiamo il pugno della mano, tenendola ben stretta con mignolo e indice estesi?

In verità c’è anche chi propone di toccare oggetti di ferro, o parti intime e c’è anche qualcuno che mette corni appesi in casa.

Si dibatte, ma non c’è unanime accordo sulla reale efficacia di questi interventi e secondo l’ISTAT un accesso in pronto soccorso su 5 in età pediatrica è legato ad incidenti.

Se questi sono i numeri dobbiamo occuparcene e l’unico modo intelligente per farlo è prevenirli.

Ogni età ha i suoi rischi ma, semplificando, i problemi più frequenti sono quattro:

Cadute e traumi, avvelenamenti, folgorazioni, ustioni.

Parliamone…

CADUTE – TRAUMI

Difficilmente un bambino si fa male davvero dall’altezza “primi passi” e le sbucciature delle ginocchia giocando a pallone (sono una patologia quasi estinta) fanno anche “bene”.

Quindi non mi piacciono le bretelle che “appendono i bambini” o i girelli che sono in genere sconsigliati (meglio che i bambini conquistino la stazione eretta da soli).

L’attenzione va decuplicata quando la distanza dal pavimento aumenta.

I bambini si arrampicano per definizione, la curiosità del vedere cosa c’è più su è irresistibile!

E allora qualsiasi sgabello, sedia, scala o tavolo o materasso per fare i salti, rappresenta un rischio.

E qualsiasi vicinanza di questi strumenti ad una finestra o balcone è pericolosissima!

Non vi fidate mai!!!

La fiducia in una “responsabilità” o “capacità del bambino di regolarsi” è la quasi certezza di una corsa al pronto soccorso per mettere qualche punto.

E allora fate un giro per la casa con occhi di bambino… “Uhm… dove mi potrei arrampicare?”

Ma le botte in testa possono capitare facilmente anche se non è il bambino che cade, ma sono cose che cadono su di lui.

Attenti quindi a cosa poggiate dove.

Un oggetto che ha dimostrato una sua pericolosità supplementare, oltre ai grandi vasi e gli oggetti di vetro è… il televisore.

Bello, colorato, attraente, accessibile… facile da tirarsi addosso!

Fissiamolo bene e mettiamolo dove non può essere toccato dai bambini!

Ma ok, una bella botta in testa è capitata. Corriamo al pronto soccorso?

Se la testa si è rotta, certo. Forse può essere necessario ricucire qualcosa.

Ma se il bambino ha solo un bel bernoccolo, non ha perso conoscenza, dopo un bel pianto si è calmato e sembra tutto intero… Quello che serve è solo una sorveglianza per uno, due giorni.

Una borsa di ghiaccio subito dopo la botta può ridurre l’ematoma e la nonna l’ha già consigliata, ma la cosa da fare dopo è osservare.

“Si lo so dottore, non deve dormire…”

No. Non è il sonno che è pericoloso! Se il bambino ha sonno come sempre, lasciamolo dormire.

Meglio dire “Deve potersi svegliare”.

Che significa?

Significa che il sonno potrebbe non essere il “normale” sonno ma un torpore, segno di un problema interno.

Quindi il problema è il sonno eccessivo, quello “strano” che non è il solito, quello che è in orari insoliti… ma soprattutto è importante la difficoltà a svegliarsi!

Ricordo quando la mia bambina fece un fantastico salto dal letto allo spigolo di un mobile. Che “capocciata” e… che angoscia!!

Quella notte insonne la svegliai ogni circa mezz’ora – un’ora.

Ogni volta mi mandava a quel paese… meno male! Così sono sopravvissuto.

Dopo una testata è importante notare anche il vomito. Lo sapete tutti.

Ma non quello che capita subito dopo la botta, nella concitazione di un pianto.

È importante un vomito inatteso, strano, nelle ore che seguono.

Naturalmente poi qualsiasi altro segno neurologico che non ha bisogno di essere raccontato qui, merita un controllo immediato.

E allora: andiamo al pronto soccorso se ci sono segni di allarme. Inutile andarci se non ci sono.

AVVELENAMENTI

Qui i bambini sono dei veri professionisti!

Un assaggino di qualsiasi cosa il bambino pensa di farlo sempre!

La bocca infatti è il centro della conoscenza e della esplorazione.

Se poi il qualsiasi cosa sta in contenitori colorati belli e allegri una bevutina è quasi irresistibile!

Il problema è che i contenitori dei prodotti per la casa sono fatti per farsi notare sui banchi dei supermercati.

Più volte si è segnalato il rischio ma…

“I genitori che ci stanno a fare?”

“Con tutti questa concorrenza mica possiamo occuparci pure dei bambini!”

Giusto? Chissà.

Noi possiamo nascondere i contenitori in posti inaccessibili, ma i bambini, si sa, sono straordinari esploratori!

E allora meglio sarebbe usare bottiglie nere, senza figure, o avvolgere quelle colorate in sacchi neri, che non attraggano.

È un consiglio banale, ma vi assicuro che è importante!

E le medicine?

Meno se ne conservano a casa meglio è, tanto quando servono quelle giuste non ci sono mai!

Però mettiamole in un posto alto, chiuso, davvero inaccessibile e non lasciamo mai qualsiasi pillola o sciroppo in giro.

Chissà perché infatti per assumere lo sciroppo prescritto dal dottore è spesso una lotta, ma quello trovato in giro… “mmm… che buono!”

Anche questo è un consiglio ovvio e banale, ma pensiamoci prima che il nostro bambino abbia collaudato la nostra distrazione!

Una cosa particolarmente pericolosa sono le pile. Quelle piccole più di tutte.

Sono luccicanti, belle e lisce per “scivolare giù” in un batter d’occhio!

Ci sono in tantissimi giocattoli.

Ebbene, le pile in un pancino possono essere davvero devastanti!

Pericolosissime! Forse le più pericolose tra tutti gli oggetti possibili.

Quindi controlliamo che siano sempre ben sigillate e mai e poi mai in giro!

FOLGORAZIONI

Fortunatamente con i moderni salvavita e le prese di sicurezza stanno perdendo appeal.

Ma due buchetti magici dove un ditino piccolo potrebbe anche infilarsi hanno sempre un fascino particolare!

… Ma che dire del phon che “sa tanto di mamma”?

Non usiamolo in prossimità di una vasca o una doccia piene di acqua e facciamo molta attenzione a non lasciarlo in giro.

USTIONI

Tra tutti gli incidenti domestici restano stabili ai primi posti della hit.

È una certezza: Il posto più pericoloso della terra per un bambino è… la cucina!

I fornelli dove c’è la mamma sono magici e quello che succede lì sopra è terribilmente interessante!

Attenzione quindi a cucinare con il bambino in braccio e mille occhi aperti se i fornelli sono in funzione!

I bambini sono fulminei e un’acqua o un caffè o un thè bollenti si versano in una frazione di secondo!

E che dire poi del forno a microonde?

Così carino e facile da utilizzare, può far scaldare dei liquidi a temperature altissime senza arroventare i contenitori!

Facilissimo non rendersi conto di un rischio.

Mi sono capitati bambini ustionati con latte bollente, riscaldato troppo nel microonde.

“Che angoscia questo articolo!”.

Va bene, ma facciamo oggi una caccia alle “trappole” e “mine antiuomo” di casa nostra che ci vuol proprio poco a disinnescare.

dott. Tommaso Montini, pediatra

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